venerdì 10 luglio 2009

La prima regola del fight club è ...

... vedere il film Fight Club. Si lo so, immagino già i vostri commenti "come, non hai mai visto faitclàb ?!?" "maddai, non ci credo" "come mai ?!?" "e come hai fatto a campare, finora ?!?" e via discorrendo ... E vabbè, capita no? Non è che nella vita uno riesce sempre a fare, vedere, concludere, tutto ciò che si propone. Però Fight Club era una di quelle cose che ronzavano ogni tanto nella testa. Alla fine, grazie a Davide, uno degli istruttori della palestra, sono riuscito a recuperare la mancanza.
Beh, che dire, è veramente forte, un vero cult, assieme a "I soliti sospetti" e "l'esercito delle dodici scimmie" (tra l'altro anche questi recuperati in tarda età tramite dvd).
Tra l'altro ho trovato diversi punti di contatto tra questi tre capolavori: in due film il personaggio di Pitt è molto simile, una sorta di metà oscura che è dentro ognuno di noi.
Poi la struttura simile, dove la realtà non è sempre come la vediamo e dove il confine tra fantasia e realtà è sempre molto labile ed elastico.
In realtà pensavo che mi sarei trovato di fronte ad un racconto molto diverso da ciò che poi si vede sullo schermo; non avevo colto il messaggio psicologico e temevo di trovarmi di fronte ad un film molto .... maschile, inteso in senso di comunità, di cameratismo e fanatismo.
Invece è stata una scoperta (seppur tardiva) molto interessante, da rivedere con attenzione per poter cogliere i mille messaggi "nascosti", le sottigliezze e le ambiguità.
emsi

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