mercoledì 7 maggio 2008

Un demone di San Pietroburgo? No grazie, prenderei un supplì …




Diciamolo subito: il film di Giuliano Montaldo I demoni di San Pietroburgo, è brutto.
Spiace dirlo, visti gli ottimi trascorsi del regista (Sacco e Vanzetti, L’Agnese va a morire, il giocattolo, il Marco Polo televisivo, il mio sceneggiato preferito), ma ha un taglio studiato per la televisione, con dialoghi eccessivamente didattici, necessari quasi solo ed esclusivamente a dare risposte a domande retoriche; il film scorre su diversi piani (storico, biografico, psichiatrico, visivo) ma non ne approfondisce nessuno, lasciandoli slegati e costringendosi a semplificare il tutto con tecniche televisive per spiegare più volte il perché di una scena.
Una sceneggiatura eccessivamente pedagogica, fin troppo equilibrata, che sacrifica le suggestioni visive per stemperare eccessivamente i tanti e ricchi temi che vorrebbe affrontare.



Fortunatamente per noi, la serata è proseguita decisamente meglio: siamo andati a mangiare da bir&fud
Era parecchio che volevo provare le birre e le pizze di questo locale e finalmente ho trovato l’occasione.
Effettivamente si nota la cura con cui cucinano: io e l’arch. Bianchi abbiamo assaggiato un paio di ottimi supplì agli spinaci, seppur andrebbero un filo più asciugati dall’olio di frittura, mentre il buon Zenzo si è mantenuto sul classico supplì romano.
Molto buone le patate alla maniera di Sforno, patate di Avezzano tagliate sottili tipo chips ed accompagnate da un buon ketchup artigianale.
Veramente ben fatta la pizza, abbiamo assaggiato una margherita (LA pizza) a metà strada tra la napoletana e la romana, leggera con un impasto soffice e ben fatto.
Ottima, come dessert, la crema bruciata, una variazione della crème brulè.
Per quanto riguarda la birra, abbiamo assaggiato una gradevole birra italiana, la New morning del birrificio del Ducato mentre non ci ha particolarmente impressionato una Saison belga, della quale purtroppo non ricordo il nome. A nostro avviso sarebbe stata da servire leggermente più fredda ed aveva un retrogusto eccessivamente “aspro”, che mal si legava con la pizza. Probabilmente renderebbe di più come birra da meditazione.
Rimane, comunque, un giudizio positivo sul locale, sulla cucina, sulla qualità e quantità di birre e sulla competenza dei ragazzi che ci lavorano. Sicuramente da riprovare.
Evenasidei
emsi

2 commenti:

Roberta ha detto...

E....io.....lavoro fino alle 2 e mangio la pizza dallo zozzone sotto l'ufficio!!!!

emsi ha detto...

Però io t'ho portato i cornetti per la colazione e t'ho aspettato sveglio .... guardando a Matrix Pisanu e Martelli !!!