mercoledì 20 agosto 2008

Quando la banda passò ....

Grazie a Nanni Moretti - santo subito per quel che fa ed anche per quel che dice - e alla sua Arena, ieri sera, io Paolo e Zelmira, rifocillati dalla squisita pizza di Frontoni (ottima si, ma 20 minuti per preparare un pezzo di pizza con speck e radicchio mi sono sembrati un po' troppi .... lo miglioriamo 'sto servizio folcloristico ?!?) abbiamo recuperato, tra mefitiche zaffate di sigarette (fumatò, vabbè che stiamo all'aperto, però mettetevi di lato e non scassate gli altri) un film che avevamo perso nella stagione invernale, La Banda. A dimostrazione che il conflitto si può e si deve superare, l'esordiente regista Eran Kolirin coglie il rapporto tra arabi ed israeliani da un punto di vista inedito, quello della banda musicale della polizia di Alessandria d'Egitto che, invitata a suonare in Israele si perde e viene ospitata da un paesino sperduto nel deserto israeliano. I primi approcci sono inevitabilmente improntati alla diffidenza reciproca, ma poi, isolati dal contesto politico e culturale, emergono i valori comuni legati alla musica, alla difficoltà e alla bellezza della vita e alle aspettative di vita spesso mancate. Una storia delicata, a tratti quasi onirica, con un paesaggio che potrebbe rappresentare qualunque posto nel mondo ed una fotografia ben fatta, che sottolinea alcuni passaggi in maniera estremamente efficace; un gruppo di attori ben affiatato ed ognuno azzeccato nel proprio ruolo. Insomma, un piccolo gioiello della stagione cinematografica passata. emsi

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