lunedì 9 marzo 2009

Mercurio

Una giovane orfana.
Un vecchio capitano di marina che si prende cura di lei; forse anche troppo.
Un'isola .... molto isolata.
Una casa-prigione senza specchi.
Un'infermiera chiamata a curare la disperazione della giovane.
......
Continuo ancora ad essere molto attratto dai brevi e fulminei romanzi di Amelie Nothomb.
I sentimenti, le emozioni, i desideri umani trattati in maniera assolutamente unica, svelando l'ipocrisia ed il perbenismo imperanti, rendono sempre molto originali i suoi scritti.
Anche questo Mercurio non è da meno.
Certo, c'è il rischio che questo suo modo di scrivere diventi un po' barocco e cerchi i voli pindarici più per stupire - e alla lunga stancare - il lettore.
Però al momento mi attrae ancora molto, riesce a colpirmi e ad incuriosirmi.
Addirittura in questo romanzo ci sono due finali, quasi a volerci dire "scegliete voi quello che più si avvicina alla vostra idea o sensibilità e traetene le conclusioni".
Personalmente (ma secondo me è il finale preferito anche dalla Nothomb) ho apprezzato di più il secondo, che mi sembra più in linea con il romanzo e lo stile spiazzante della scrittrice.
Voland, la casa editrice che sta pubblicando l'opera omnia della belga, ha da pochi giorni presentato l'ultimo suo libro : Causa di forza maggiore .
Vi saprò dire al più presto com'è (sempre che v'interessi, chiaro)
emsi

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