martedì 19 maggio 2009

La camera azzurra

Qualche post fa vi avevo parlato di uno dei romanzi più belli di Simenon, Le campane di Bicetre, che avevo scoperto tramite recensioni su giornali e riviste.
Come avevo scritto era molto lento, complesso, articolato ma molto affascinante.
Pochi giorni fa, in libreria alla ricerca di un nuovo libro, mi sono imbattuto in un altro Simenon, di cui non avevo letto e sentito nulla, La Camera azzurra.
150 pagine lette in un soffio.
Se "Bicetre" era un percorso interiore, difficile, che metteva continuamente in discussione l'esistenza del protagonista e del lettore, "La camera azzurra" è un tuffo nella passione dell'eros anzi, eros e thanatos, tramite la storia di due "amanti sfrenati" - come riportato nel libro - .
Simenon continua a stupirmi ed affascinarmi per come riesce a descrivere situazioni diametralmente opposte con una maestria esemplare.
Indimenticabili i due protagonisti Tony e Andrèe, ma affascinanti anche le caratterizzazioni delle figure "di contorno" ma non secondarie, che circondano i due amanti, così come la descrizione della provincia francese.
Romanzo meraviglioso.
emsi

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