lunedì 13 dicembre 2010

La mejo gioventù ... dell'anni der cucco

Qualche giorno fa sono andato a vedere, con Lorenzo, mio fratello ed uno dei miei nipoti, "Noi credevamo" di Mario Martone.
Elenco delle note positive nella visione del film :

- è stata la prima volta in quasi quarant'anni che andavo al cinema con mio fratello e la prima volta con mio nipote.

Elenco delle note negative nella visione del film :

- è un polpettone buono per la televisione.

- gli attori non mi sono sembrati particolarmente in palla o adatti ai personaggi.
Avrei cercato nomi meno famosi ma magari più col ... "fisicduròl" (più o meno quello che è stato fatto con la fiction "Romanzo criminale", attori sconosciuti al grande pubblico ma proprio per questo ancor più amati ed azzeccati)

- La storia è troppo spezzettata e frammentaria per riuscire a seguirla con un maggior occhio critico sullo sfondo storico.

- La sensazione finale è che sia stata una sorta di traslazione della realtà odierna in costume, prova ne sono gli elementi architettonici moderni lasciati in alcune scene.
Ma a quel punto sembravano più una distrazione dello scenografo che un elemento volontario.
Avrei osato di più, magari mescolando i personaggi storici con persone moderne.

- dentro la sala faceva un caldo che si schiattava (ma questo col film c'entra poco, solo che già non finiva più e pure col caldo ...)

- i vecchi intorno a noi commentavano a voce alta tutte le scene e le entrate dei personaggi (manco questo c'entra nulla col film, ma scassavano la minchia e manco poco ...)

- continuo a preferire Il gattopardo.

E comunque "Alluccate viv 'o rrè !"

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