Arriviamo al treno.
Il treno è rotto.
Riprendiamo la macchina.
Piove.
C'è fila.
Arriviamo a Roma.
Lascio Roberta sotto il suo ufficio e, dirigendomi verso il mio, giro tra i canali della radio.
Becco la musica classica e provo a lasciarla.
Fanno un concerto per clarinetto, piano e (credo) oboe di Francis Poulenc (artista francese a me sconosciuto ma gajardo).
Chiudo i vetri e sotto un cielo piovoso, isolato dal resto del mondo con una musica un pò espressionista un pò futurista un pò boh ma bella, guardo gli altri chiusi nelle auto o coperti di plastiche e ridicole copertine sugli sputer.
E sorrido; forse la giornata non sarà poi tanto male.
EM SI
3 commenti:
uomo d'altri tempi....... fantastico
eh lo so ... sò vintage dentro ....ciao !
GENIO!!! Un'immagine degna delle migliori puntate di Lost :-)
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