Visto il risultato del referendum di domenica e lunedì, con i cittadini che se ne sono fregati delle frasi "craxiane" dell'umberto padano e dei suoi inviti ad andare al mare, credo proprio che la seconda ipotesi espressa su Repubblica sarà la più probabile.
Ieri pomeriggio, mentre correvo con Roberta al parco (la prova costume si avvicina con inquietante rapidità ed anche le vacanze in Grecia ... sempre che ancora esista la Grecia fra un mesetto) riflettevo su ciò che sta succedendo in italia, con le elezioni amministrative prima ed il referendum poi; un paese apparentemente morto dentro, spento, cinico e disilluso per i mille problemi che lo attanagliano, in pochi giorni ha ripreso colore, sta ricominciando a credere in sé e a valutare che la volontà dei cittadini ha ancora un certo peso.
E stavo riflettendo che forse, nel nostro piccolo (anzi piccolissimo), anche noi stiamo prendendo parte alla rivoluzione di primavera che si è scatenata nei paesi mediterranei e mediorientiali.
Certo, la nostra è una lotta comunque democratica, fortunatamente nessuno sta sparando, nessuno sta perdendo la vita per cercare la libertà, così come invece è accaduto ed accade in Tunisia, Libia, Egitto, Siria, Bahrein.
Però anche noi siamo un paese fortemente immerso nel mediterraneo (con tutti i suoi pregi e difetti) e forse il sacrificio di tanti ragazzi e ragazze del Nord Africa ha riacceso quella scintilla che sta risvegliando le coscienze di tanti italiani.
Ora, l'ultima spallata per vedere una nazione veramente rinnovata sarà la liberazione di roma da Gianni "apriboccaedajefiato" Alemanno, più che un sindaco un ostaggio delle peggiori cricche e lobby romane
e da Renata "lavannara" Polverini, che qui vediamo ritratta in una delle sue migliori performances, la badante del babbo del trota ...
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