mercoledì 2 aprile 2008

Onora il padre e la madre



Tragedia shakespeariana per l'ultima (speriamo solo in senso cronologico) fatica di Sidney Lumet, che richiama uno dei suoi capolavori Quel pomeriggio di un giorno da cani
Infatti, in tutte e due le opere si narra di una rapina raffazzonata, compiuta da "incompetenti" e destinata a finir male. Però, in quest'ultimo film, a rendere ancor più agghiacciante la situazione c'è il fatto che il crimine viene compiuto da due figli ai danni della gioielleria dei genitori: due figli -magistralmente interpretati da Philip Seymour Hoffman (Andy) e Ethan Hawke (Hank) - mediocri, incapaci di reggere la pressione che la vita, il lavoro, il mondo ti gettano addosso di continuo; e allora, bisogna trovare una scappatoia, una via d'uscita, una scorciatoia verso il paradiso. Senza fermarsi a pensare alle conseguenze delle proprie scelte .... senza alcuna simpatia nei confronti dei personaggi, neppure di un uomo, un formidabile Albert Finney, che si trova improvvisamente vedovo, solo e padre di due assassini, Sidney Lumet pare richiamare il messaggio dei fratelli Coen in "Non è un paese per vecchi", dichiarando che ognuno di noi è padre e fattore del proprio destino e responsabile delle proprie azioni. Sidney Lumet ha ottantaquattro anni : a che età i nostri giovin registi riusciranno a partorire e realizzare idee come queste ? Possibile che sia sempre questione di budget ?!?!? Aspettiamo con ansia Salvatores con il film tratto dal libro di Ammaniti Come Dio Comanda


Buona visione


emsi

2 commenti:

Roberta ha detto...

Mi stupisce che tu non abbia fatto un attenta disamina della prima scena!!!!!
Alla vecchietta al tuo fianco gliela avevi spiegata così bene!!!!

Anonimo ha detto...

Scespiar, Shakespyr, Shespyare....


http://www.youtube.com/watch?v=ALF8O92gF18

OTIS