
Qualche post fa, avevo accennato ad un film, Waltz with Bashir che speravo di vedere in sala quanto prima.
Venerdì è uscito e domenica sera siamo andati a vederlo.
E’ il racconto, in buona parte autobiografico del regista - Ari Folman - e della vicenda vissuta da lui e dai suoi giovanissimi commilitoni, l'operazione "
Pace in Galilea", durante la quale ci fu l’allucinante massacro nei campi di Sabra e Chatila.
Tramite i soldati, che parrebbero avere smarrito ogni ricordo di quella guerra e di quell’episodio in particolare, Israele fa i conti col suo passato e si scopre un paese come gli altri e non certo senza macchie o colpe.
Fa effetto e soprattutto lascia un senso di scoramento il pensare che il film narra di fatti avvenuti circa 26 anni fa e ancor oggi assistiamo all’operazione
Piombo fuso (beh almeno stavolta il nome è meno ipocrita di “pace in Galilea”, no ?!?!), con gli israeliani che stanno mettendo a ferro e fuoco la striscia di Gaza, mentre i paesi europei e gli Usa fanno da spettatori assolutamente indifferenti, tutti presi a risolvere i loro problemi economici o a vedere di che colore saranno domani le mutande di Obama.
Il film è un piccolo capolavoro, che gioca tra i piani del reale e dell’onirico grazie proprio al fatto di essere una graphic novel (adesso va tanto di moda dire così).
Molto bella la colonna sonora, con canzoni dell’epoca e brani originali.
Ha appena vinto il Golden Globe come miglior film straniero, battendo il nostro Gomorra e, probabilmente, vincerà l’Oscar nella medesima categoria.
Tra l'altro è di oggi la notizia che Gomorra è stato escluso (inspiegabilmente direi) dalla corsa al miglior film straniero; pertanto tifo fortemente per la vittoria di questo film, non fosse altro che per rinverdire una delle pagine più agghiaccianti delle innumerevoli guerre del medio oriente.
emsi
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