martedì 17 marzo 2009

Kawasaki er6n

Alcuni giorni fa, in occasione della ricorrenza del 36esimo "emsi-day", mi sono regalato una moto nuova.
Beh, vabbé, per una ventina di minuti o poco più però, d'altronde, cò 'sti chiari de luna, sempre meglio di un cazzotto sui denti.
Per la precisione mi sono "regalato" una prova della Kawasaki er6n; era parecchio che volevo togliermi la curiosità di provare questa piccola bicilindrica "entry-level" - così la definiscono, cioè una buona prima moto - e la possibilità dei concessionari di provare una buona parte della gamma Kawasaki me ne ha dato l'opportunità.
Arrivo verso le dieci dal concessionario; non siamo moltissimi a voler provare le moto ma, volendo quasi tutti provare proprio la piccola bicilindrica, essendocene una sola ed essendo il venditore addetto alle prove piuttosto scorbutico, scoglionato ed indisponente, la cosa si prolunga alquanto, tra gli sguardi imbarazzati e perplessi di alcuni di noi.
Sui giornali era riportato anche il fatto che sarebbero stati regalati dei "gadget" .... uno dei potenziali clienti accenna timidamente alla cosa: il venditore lo squadra con occhio iniettato di sangue.
Scorrono interminabili secondo di silenzio.
"Ah, già. M'ero pure scordato. A quelli de prima manco j'e l'ho dati ...." e tira fuori uno scatolone ed un sacco di plastica.
Che mai ci daranno di bello ?!?!? Un bellissimo, elegantissimo e praticissimo laccetto porta-cazzate da collo ed un elegante portachiavi in vera finta pelle bovina ogm, in un elegante color azzurro carta da zucchero, che lo metti su tutto.
E su tutto sta male.
Un verde lime Kawasaki, no eh ? E che cavolo !!!
Vabbé; arriva il mio turno; prima di me la prova un ragazzo possessore di una z750; ne scende perplesso "E' vero" dice "che per lo stesso prezzo -5.500 euro- io c'ho preso un sh150, mentre questa è comunque una moto, ma non mi sembra un granché".
Salgo.
Dové' la moto? Abituato al cupolino e alla strumentazione del Fazer, il fatto di non aver nulla davanti mi fa una strana - e sgradevole - sensazione.
Oddio, lo sterzo è molto chiuso e non mi piace, anche perché sul Fazer ho un manubrio piega bassa che mi fa stare più aperto e con una impostazione di guida molto simile a quella di Spies (te piacerebbe....) con i gomiti larghi.
Il serbatoio e la sella sono molto piccoli, in due secondo me non è comodissima, anche se le maniglie del passeggero sono grandi e robuste.
Ok, accendiamo. Vibra parecchio.
Esco dal concessionario e giro su lungotevere, verso l'Isola Tiberina.
Salgo con le marce ma, abituato a "sfrizionare" con indice e medio e a tenere il mignolo e l'anulare sulla manopola come punto di battuta (così mi ha insegnato un meccanico della Yamaha e così sono abituato a fare), noto che il cambio si impunta spesso e sono costretto a tirare la frizione con tutte le dita.
Il motore sale parecchio di giri, ma la sensazione è che sia più rumore che altro.
Arrivo al semaforo di Ponte Garibaldi, per girare a destra su via Arenula.
Come metto la prima marcia la frizione attacca subito e secondo me questa cosa non rende facile la guida in città per chi sale per la prima volta in moto.
Botteghe Oscure e poi il Teatro di Marcello; qui la discesa ed il fondo molto sconnesso mettono alla prova le sospensioni ed il passo corto della moto: il tutto mi lascia una sgradevole sensazione di leggerezza ed instabilità.
Dopo la bocca della Verità si sale al Giardino degli Aranci, per poi scendere verso Viale Aventino con i suoi sampietrini sui quali si balla parecchio.
Buona la frenata in fondo a Piramide, per poi girare a destra lungo Via Marmorata.
Rientro dal concessionario e, in manovra, apprezzo la leggerezza della moto ed il raggio di sterzo che permette di muoversi bene.
Intasco con la soddisfazione di un collaudato collaudatore i miei sudati gadget e risalgo sulla Fazer; pare un'astronave in confronto alla piccola bicilindrica: lunga, larga, solida, piazzata a terra e pesante.
Accendo il motore e, per confronto, mi rifaccio subito lo stesso giro.
E capisco perché non la cambierò molto presto ......
emsi
photo by kawasaki

4 commenti:

Toñi.co ha detto...

Interesante blog.

Anonimo ha detto...

cercare su una bicilindrica agile e leggera le doti di stabilità e possenza di un bidone come la fazer non mi sembra molto intelligente!

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Proprio la Fazer mi porti ad esempio e confronto.... :-(
L'ER6 è una signora moto, piccola, economica e molto onesta, che offre moltissimo per quello che costa. Hai dimenticato di citare la coppia e il tiro ai regimi medi e bassi, che col 4 cil Yamaha ti sogni. E i consumi sono da scooter. Parliamo poi della maneggevolezza (che forse sì, ti dà la sensazione di moto ballerina - ma ok, non è una supersportiva piantata sull'asfalto... ).
La maggior parte di quelli che hanno o hanno provato l'ER non la cambierebbe certo per una moto vuota ai bassi.