Era tanto che con Roby non cenavamo dal greco a Trastevere.
Ieri sera abbiamo recuperato.
E' sempre un ambiente molto piacevole, assolutamente informale, anche se si sta "ripulendo" un pò - addio tovagliette di carta, menù un pò più corposo, qualche tavolo in più.
Ma la cosa importante è che il cuoco ed il rapporto qualità/prezzo siano ancora genuini e validi, per una piacevole immersione nei ricordi estivi di vacanze greche, di ghiros, retsina ghiacciata, spanakopita e saganaki (che non è un super-robot giapponese ma formaggio cotto).
Ieri l'atmosfera era un pò troppo caciarona a causa di una odiosa tavolata di radical-komun-chic e relativi pargoli urlanti ed urtanti tavoli della serie " bambino, sai dove te lo ficco lo spiedino del ghiros ....."
".... beh guavda, ma la migliov tavamosalata che ho mai mangiato la ppvesi nel '76, su un'isoletta micvoscopica vicinissima a Spakkos. Si chiama Inkulimnos e mi ci povtò un pescatove, con la sua bavchina ..... Vestammo lì tutta notte ...... "
"... sto giustappunto leggendo adesso l'opera omnia di Kierkegaard a fumetti, coi sottotitoli in urdu; abbè tutt'altra cosa che le traduzioni italiane, vuoi mettere" e così via.
Ma, a parte il ciarpame umano che capita un pò ovunque, Akropolis rimane sempre un posticino carino, magari prima o subito dopo un film al Sacher o per poi farsi due passi a Trastevere.
Ah, anche il vecchio sidecar parcheggiato di fronte è greco: al posto dello stemma c'è la bandiera greca ... (in realtà credo sia un Ural)
Buon appetito !
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