Ieri sera, io e Roberta, dopo l'emozionante, indimenticabile, eccitante pareggio Novellazelanda vs Velinecotonate e vista l'adrenalina che ancora avevamo in corpo, abbiamo deciso di recuperare in divvuddì, un classico del genere noir "Ascensore per il patibolo" di Louis Malle.
E' un meraviglioso intreccio di malvagità, fatalità, destino.
Con una certa ironia si sarebbe potuto sottotitolare "l'adulterio quando non c'era il cellulare", perchè il dramma nasce da un equivoco e da una mancanza di comunicazione, per cui fa un pò tristezza pensare che oggi una situazione del genere potrebbe non riproporsi più; ma alla fine più che una storia d'adulterio ed amour fou è una discesa all'inferno di tutti i protagonisti, più o meno consapevoli, di questa storia.
La spietata, ironica crudeltà è la vera protagonista del film, assieme alla meravigliosa colonna sonora che Miles Davis compose apposta per il film (mi sembra di aver letto che la improvvisò guardando la prima proiezione del film, così d'emblèe, una vera jam sassion); sentirla mentre Jeanne Moreau precipita in un vortice di follia, alla ricerca del suo amore perduto chissà dove, lungo le buie e fredde strade di una Parigi livida, ostile, neorealista, rende ancor più ipnotiche ed estranianti le scene del film, mentre la tensione aumenta di momento in momento.
Oggi in musicasociale potete ascoltare proprio questa soundtrack.
Recuperate questo capolavoro cinematografico e, già che ci siete, recuperate anche "Detour"; è un pò più imperfetto rispetto a questo, ha attori sicuramente meno validi, però è un piccolo grande racconto su come il fato spesso si diverta a giocare con le vite degli uomini.
A Roberta non è piaciuto molto, ma lei ama i noir o thriller dove c'è maggior "razionalità" dove c'è la ricerca del particolare che sfugge a tutti -o quasi-, ama più i personaggi alla Poirot o Miss Marple, dove c'è, insomma, più ricerca degli elementi che vanno ad incastrarsi per chiudere il cerchio intorno al colpevole.
La spietata, ironica crudeltà è la vera protagonista del film, assieme alla meravigliosa colonna sonora che Miles Davis compose apposta per il film (mi sembra di aver letto che la improvvisò guardando la prima proiezione del film, così d'emblèe, una vera jam sassion); sentirla mentre Jeanne Moreau precipita in un vortice di follia, alla ricerca del suo amore perduto chissà dove, lungo le buie e fredde strade di una Parigi livida, ostile, neorealista, rende ancor più ipnotiche ed estranianti le scene del film, mentre la tensione aumenta di momento in momento.
Oggi in musicasociale potete ascoltare proprio questa soundtrack.
Recuperate questo capolavoro cinematografico e, già che ci siete, recuperate anche "Detour"; è un pò più imperfetto rispetto a questo, ha attori sicuramente meno validi, però è un piccolo grande racconto su come il fato spesso si diverta a giocare con le vite degli uomini.
A Roberta non è piaciuto molto, ma lei ama i noir o thriller dove c'è maggior "razionalità" dove c'è la ricerca del particolare che sfugge a tutti -o quasi-, ama più i personaggi alla Poirot o Miss Marple, dove c'è, insomma, più ricerca degli elementi che vanno ad incastrarsi per chiudere il cerchio intorno al colpevole.
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