Su consiglio del parte pugliese e parte catalano Mimmo, ho letto "Un calcio in bocca fa miracoli", di Marco Presta, noto ai più per essere il co-conduttore del "Ruggito del coniglio" o di "Dove osano le quaglie".
Il romanzo è breve, scorre veloce ed è ricco della cinica e dissacrante ironia ben conosciuta da chi apprezza l'autore.
L'ho apprezzato ancor di più perché descrive il mio quartiere - San Giovanni - quello dove sono nato e vissuto per un trentennio circa ed ha colto angoli, personaggi, ambienti familiari a tutti e due (siamo entrambi "augustaroli").
Oltre tutto, come nella migliore tradizione della commedia all'italiana, sia essa scritta o cinematografica, i personaggi di contorno al protagonista sono spalle formidabili; Armando, l'amico pizzicarolo, con l'eterno sorriso bonario sulle labbra ed il suo ottimismo incrollabile è un meraviglioso contrappasso per il cinismo vecchio, becero e paraculo del narratore.
Insomma una lettura in alcuni punti esilarante, in altri commovente ma che nasce dalla scuola di vita quotidiana; proprio quella che si sta lentamente perdendo.
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