venerdì 27 agosto 2010

mineIgnoranti ...

... o fateVaganti. 
Qualche giorno fa ho recuperato in dvd l'ultima "fatica" (che vitaccia fare il cimenatografaro, eh !?!) di Ferzan Ozpetek, "mineVaganti".
Voi vi chiederete il perché della confusione nel titolo del post.
Il perché è presto detto.
I film dell'ottomano sono carini, gradevoli, con alcuni elementi e spunti interessanti.
Però sono tutti uguali, tant'è che appena finiscono di scorrere i titoli di coda già te li confondi uno con l'altro.
Fate Ignoranti, mine Vaganti, Saturno contro ... non solo lo stile è sempre più o meno quello ma anche i format, i tempi, le situazioni.
In quasi tutti c'è il contrasto tra il protagonista e la famiglia; una volta col padre, una volta con la madre, una volta co' tutti e due ...
Poi c'è l'immancabile gruppo variegato di amici/amiche omo-lesbo-bisex, la canzoncina anni '60 orecchiabile ( Mina va sempre forte, in questi casi), la canzone turca (in questo caso è quella che sentite come musicasociale) e, dulcis in fundo, l'immancabile ed interminabile piano sequenza su dolci, torte, pastiere, babà, tiramisù, gabbarè de pastarelle, pollo coi peperoni, amaro caffè e ammazzacaffè; e tutto finisce con una bella magnata (da non confondersi con la grande abbuffata di Marco Ferreri) tra amici e parenti, " 'chè tanto i problemi ce l'avemo tutti e allora magnamo e 'ncè penzamo più ..."
Per carità, il film è gradevole, si lascia guardare, ci sono attori bravi - Fantastichini, Lunetta Savino, Ilaria Occhini su tutti - ma evapora via  in pochi istanti, come acqua sugli scogli roventi del Salento.
Vi lascio con una frase che mi ha colpito
Siamo nel 2010, non siamo più nel 2000” 
pronunciata da Scamarcio.
Non voglio aggiungere altro qualora voleste vedere il film, ma la punta di amarezza che lascia quella battuta è un punto a favore di Ozpetek.

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