martedì 24 agosto 2010

Solo come un ... Kane


L'altra sera io ed Enzo siamo andati al cinema a vedere uno di quei film cazzoni estivi, mezze bufale ma lo sai già prima di pagare il biglietto mapperò al cinema c'è l'aria condizionata ...
Il film era "Solomon Kane".
Ignoravo l'esistenza di questo personaggio ed alcuni trailer stranieri mi avevano un pò incuriosito.

! Attenzione da qui in poi spoiler, proseguirete a vostro rischio e pericolo !!

Solomone è un mercenario spietato, cattivo, assetato di sangue, ori, denara, carte, settebello  … no scusate m’ero distratto.
Dicevo è un mercenario spietato, cattivo, assetato di sangue, ricchezze, oro, diamanti, gioielli, armato di cappa&spada (ma che è la cappa ?!?) che ammazza di qua, squarta di la, spanza strippa e sgozza.
Insomma, come se avessero clonato Tremonti e Brunetta nel corpo di Hugh Jackman …anche perché per tutto il tempo con Enzo siamo stati convinti che fosse quello l’attore; solo alla fine abbiamo scoperto trattarsi in realtà di tale James Purefoy (ma io non faccio testo, ‘chè a mala pena riesco a distinguere Gary Grant da Cary Cooper e da Leonardo Di Caprio)
Comunque, il bel tipo ad un certo punto incontra il Tristo Mietitore (e qui scatta l’involontaria ironia a confronto dei Monthy Phyton) che gli dice “Salamò, l’animaccia tua è in comodato d’uso a Satana, che vogliamo da fare ?”
Solomone, capita l’antifona, si tatua una croce de foco sulla schiena e si rifugia in una specie di agriturismo tra i frati camaldolesi e fa finta di niente … ma i frati, che in quanto tali sò paraculi je fanno “Salamò, amici amici, amici ar c…..! Te ne devi annà, nun ce trippa pè gatti”
E Solomone si mette in viaggio, a cercare se stesso e a risolvere i problemi del mondo, ‘na specie di Franco Battiato ante litteram.
Nel mentre incontra la famiglia dell’avvocato Kobayashi in vacanza con la roulotte.
Siccome Solomone è tanto caro ma porta un po’ di sfiga, cammin facendo incrociano una banda di rapinatori che, seppur resi irriconoscibili dal passamontagna parlano con evidente accento slavo (in realtà si scoprirà in seguito essere tre pregiudicati di Casoria e due schedati per reati minori di Castelfranco Veneto); i rapinatori ammazzano tutta la famiglia Kobayashi e gli rapiscono la figlia bona.
Al che Solomone che aveva fatto voto di non violenza, dopo essere stato preso a bastonate in testa, calci in culo, ginocchiate al basso ventre, due diti negli occhi e crocefisso nella piazza del paese, dice “a regazzì, mò basta, mò ve lo buco quer pallone …”; insomma si incazza, si schioda dalla croce (e io tra me e me pensavo ‘ se non fa in tempo a schiodasse i piedi dà una di quelle facciate ….’), va a cercare il Tristo Mietitore, il capo della banda degli slavi (che poi si scopre essere suo fratello ma tutti in sala lo avevamo capito già dalla sigla iniziale), il Mago Otelma e gli fa un culo così a tutti.
E già che c’è ammazza pure un mostro della Playstation 3.
Ah, salva la piccola Kobayashi e poi se ne va, col vecchio frac e vissero tutti felici e contenti.
Ora magari raccontato così potrebbe non sembrare un granchè.
Ed in fondo lo è.
Però alla fine si lascia guardare come un gradevole passatempo, ci sono alcuni elementi anche gradevoli come le ambientazioni o la fotografia; o il fatto di non aver spinto troppo sul tasto di improbabili duelli alla matrix, con effetto rallenty o camera che gira di 360gradi o mosse di arti marziali orientali che avrebbero certamente stonato nell'Inghilterra puritana del '600.
Diciamo che per un serata estiva può andar bene ...
In attesa di assistere al Padre di Tutti i Film Boiata Totale, previsto per i primi di settembre : The expendables
E questo si che andrà visto con tutti i crismi del caso: gruppone maschile, poltrone centralissime prenotate per tempo, sacchetto da 18 chili di popcorn, bottiglione di Coca Cola da 6 litri e rutto libero .....

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